Quando dico che sono una wedding planner di solito le persone mi guardano con aria sognante e mi ricordano quanto sono fortunata nel fare questo lavoro di wedding planner.

La fortuna, devi sapere, me la sono creata e costruita, passo dopo passo. Io lo so che faccio un lavoro bello, ma l’ho scelto e voluto, ci sono voluti impegno e sacrificio, e se sicuramente lavorare in fonderia è più impegnativo e non sarebbe nelle mie corde, questo non vuol dire che questo lavoro sia tutto divertimento e spasso.

Ma quali sono i requisiti per fare la wedding planner?

Cosa fa davvero una wedding planner

La wedding planner ha sulle spalle una bella responsabilità: è la regista di un giorno che molte persone ritengono il più bello della loro vita.

È suo il compito di far quadrare i conti, tenere le fila del progetto, gestire gli imprevisti e mantenere un atteggiamento sereno e positivo.

Ti sembra poco?

Dimentica centrotavola e frufru, fare la wedding planner richiedere self control, doti di problem solver e di project management.

In più, è una questione di multitasking per fronteggiare nello stesso periodo progetti contemporanei, perché spesso è necessario portarli avanti negli stessi mesi.

Ultimo ma non ultimo, c’è da organizzare la promozione della tua attività, il lavoro “on site” e quello di backstage al computer e al telefono.

Quando qualcuno ti dirà che fai “lavoretti” per intendere attività manuali hobbystiche, prova a snocciolare questi punti e gustati divertita la sua espressione!

Cosa vuol dire avere il giusto mindset

Ora puoi capire anche tu che avere il giusto mindset è fondamentale, perché rispetto ad altri fornitori (penso ad esempio ai fotografi, che lavorano il giorno del matrimonio e nella postproduzione), il nostro è un lavoro che si sviluppa in mesi precedenti e che trova la propria massima espressione nel giorno dell’evento.

Ci sono tempi più frenetici e agende che si sovrappongono, il telefono che squilla spesso e una lunga lista quotidiana di mail da gestire, per non parlare dei sopralluoghi e degli appuntamenti con gli sposi: come si sopravvive a tutto questo con giornate che, come quelle di tutti, durano non più di 24 ore?

Non esiste una ricetta magica né una soluzione standard uguale per qualsiasi wedding planner, ma durante il percorso di Elisabetta Bilei School capiremo come poter gestire il lavoro, il tempo libero, tenere sotto controllo le richieste degli sposi senza farsi prendere dalle loro ansie e come organizzare al meglio l’operatività.

Identikit di una brava wedding planner

Essere una buona wedding planner chiama in causa alcune doti personali e altre che si possono apprendere, ma forse il lato più bello è proprio questo: ogni wedding planner lo è a modo proprio. C’è chi mette di fronte a tutto l’aspetto relazionale ed empatico, chi la pragmaticità e l’organizzazione, chi lo stile e la creatività (anche se in questo ultimo caso si parla più di wedding designer). Come fai a sapere qual é il tuo valore aggiunto, quello che ti distingue dalle altre colleghe e sul quale è importante che tu possa investire?

Lo capisci analizzando la tua visione, il motivo per cui vuoi fare questo e non un altro lavoro, qual é la motivazione profonda che ti spinge a provarci, e pensando qual é il tipo di matrimoni che vuoi organizzare.

E poi? Poi si parte, mantenendo in ogni fase della tua crescita un mindset positivo, che ti permetta di gestire momenti di lavoro intenso ad altri di switch off, per rigenerarti senza sensi di colpa, e soprattutto per non rischiare di farti pilotare dalle ansie delle tue future spose.

Per questo, è importante partire con un’ottima pianificazione, e mettere in agenda anche (e soprattutto) i tempi di pausa, per rigenerarti. Non ci credi?

Nella Elisabetta Bilei School parliamo anche di questo (fondamentale!) punto, parteciperai anche tu?