E così, il grande giorno è finalmente arrivato. Sale l’emozione, in alcuni casi anche l’ansia.

La prima cosa che vorrei dirti è che andrà bene comunque andrà. Se hai lavorato con attenzione il terreno durante il percorso di organizzazione, il giorno del matrimonio sarà solo il risultato di tante singole decisioni ben riuscite.

Materiale utile per una wedding planner

Organizza un elenco di materiale che ti serve per quel giorno, tieni sempre a disposizione i numeri di telefono di tutti i fornitori, crea una checklist di cose da verificare step by step e predisponi un timing adeguato e condiviso con tutti i partner: tutti questi materiali ti aiuteranno a restare focalizzata e a non perdere mai la rotta durante una giornata stupenda e impegnativa.

Negli anni ho creato il mio trolley ricco di oggetti ma soprattutto di storie per cui quegli oggetti sono lì dentro: non mancano mai ago e filo per cucire l’abito della sposa, un bottone dello sposo, varie ed eventuali. Un ventaglio, i sali minerali, la colla a caldo con relativa pistola, la forbice da sarta per tagliare i nastrini che sostengono l’abito da sposa sulla gruccia, e potrei continuare a lungo questo elenco e gli aneddoti ad esso correlati. Sappi soltanto che sarà poi l’esperienza a dirti cosa quel giorno non potrà davvero mancare.

Fare la wedding planner vuol dire gestire gli imprevisti

Gli imprevisti capitano a tutte, potrei raccontartene così tanti da scrivere un libro: anche durante i matrimoni pianificati con attenzione quasi maniacale, è sempre possibile che capiti qualcosa di inaspettato. Le vere professioniste sono quelle che affrontano il rischio e fanno del loro meglio affinché la situazione volga comunque al meglio.

Dimenticati la perfezione: alla fine di ogni evento io scrivo su un documento le cose da migliorare, i punti da ricordare, come gestire al meglio una specifica situazione che mi ha dato qualche pensiero di troppo. Non ho mai smesso di farlo, anche durante gli eventi più riusciti: è un modo per tenere la guardia alta, non abituarsi troppo alla routine di un evento, e richiedere a me stessa sempre qualcosa di più (ma anche darsi una bella pacca sulla spalla, quando serve).

Quindi, non preoccuparti se durante i tuoi primi eventi noterai che c’è qualcosa su cui devi lavorare o che poteva andare meglio: è capitato a tutte. Il mio mantra è: fatto e meglio di perfetto, e vorrei diventasse anche il tuo.

Come iniziare a fare la wedding planner

Non ti suggerisco certo di lanciarti nel vuoto o non voglio essere tacciata di avvalorare la tesi di molti fornitori sulla scarsa professionalità di alcune colleghe: se potessi consigliarti come partire, sicuramente ti direi di lavorare sulla tua formazione e poi affiancare qualche professionista nel coordinamento della giornata. In questo modo potresti iniziare a vedere come ci si muove dietro le quinte, capire cosa c’è da tenere sotto controllo, avere un documento di timing da studiare anche post-evento e respirare l’atmosfera di un matrimonio: esserci è molto diverso che viverlo da invitata o da sposa.

La wedding planner è quella professionista che inizia a lavorare per prima e finisce quasi per ultima: si occupa di verificare che la cerimonia sia predisposta correttamente, si prende cura della vestizione della sposa e di tenere sotto controllo il suo entourage, è presente all’ingresso della cerimonia e verifica che ogni passaggio in location si sviluppi correttamente, dall’arrivo degli ospiti all’assistenza al tableau de mariage, fino al taglio torta e al primo ballo.

È sempre in movimento, disponibile al telefono, sorridente per tutti, autonomunita e capace di lavorare anche nelle giornate più torride per un numero di ore che spesso supera le dieci.

È un lavoro bellissimo ma con meno lustrini e fiocchetti di quelli che puoi immaginare: se sei pronta a sporcarti le mani e volerne sapere di più, la Elisabetta Bilei School è il posto giusto per te!