• Diventare wedding planner

    Gli aspetti fiscali

    Cosa vuol dire fare la wedding planner? E soprattutto, hai scelto di fare questo lavoro per alimentare la tua creatività e dimenticarti la calcolatrice?
    Scegliere di essere una wedding planner in realtà vuol dire essere il boss di te stessa, e quindi diventare autonoma e indipendente. Cosa implica questo? Come capo è tua la responsabilità di  gestire anche il budget, gli investimenti e le tasse del tuo business: quindi rispolvera la calcolatrice, che ti servirà eccome!

    Tasse & co. per una wedding planner

    Fare la wedding planner è bellissimo, ma è tutt’altro che semplice: come ogni lavoro da libera professionista, non è adatto a qualsiasi persona.

    Il primo passo per decidere di organizzare *davvero* matrimoni è prendersi cura delle proprie finanze, della contabilità e degli investimenti economici.

    Parlare di soldi è sempre impegnativo ma è fondamentale: senza la giusta consapevolezza su questi temi una wedding planner rischia di chiudere prima di festeggiare il primo anno di attività, oppure di non partire mai davvero.

    Spesso infatti la fase di start-up rischia di essere così lunga da non esaurirsi mai, la paura di aprire partita iva rischia di paralizzare qualsiasi iniziativa, scegliendo di farsi bastare una prestazione occasionale da 5000 euro lordi all’anno.

    Come valutare gli aspetti fiscali

    Decidere invece di lavorare in libera professione implica alcuni investimenti minimi iniziali: un’immagine coordinata, un sito internet snello e facilmente navigabile, delle fotografie professionali, una buona commercialista.

    Gli aspetti fiscali infatti sono fondamentali da tenere in considerazione: quali obblighi e adempimenti sono contemplati, qual é il regime più adatto alle tue esigenze iniziali, quali spese puoi sostenere per l’attività e come giustificarle sono alcune delle voci che è bene chiarire per partire con il piede giusto.

    Da dipendente a libera professionista: cosa cambia?

    Posso raccontarti di questa esperienza perché fa parte del mio background: prima lavoravo in un’agenzia di comunicazione ed eventi. Fare la dipendente ti semplifica la vita da un punto di vista amministrativo e burocratico: la massima competenza che ti è richiesta è saper leggere la tua busta paga e ricevere uno stipendio ogni mese.

    Da libera professionista, invece, tu racchiudi tutti gli uffici: produzione, acquisti, vendite, marketing e amministrazione. Sei tu che devi fare le fatture, organizzare in modo coerente i pagamenti, accantonare i soldi delle tasse e anche capire quali sono le spese deducibili (e quali non più. Spoiler: con un regime agevolato dimenticati di detrarre come facevi prima la rata del mutuo o le spese mediche).

    Non è il caso di farsi prendere dal panico, ma di organizzarsi al meglio! Anche perché sai bene che una delle doti della wedding planner è il self-control, che vale sui progetti dei tuoi futuri sposi ma anche su quelli che riguardano il tuo wedding business!

    L’importanza di parlare dei soldi

    Senza un’adeguata preparazione sugli aspetti fiscali sarà difficile lavorare sul giusto prezzo a cui farti pagare, eliminare alcune barriere mentali sul guadagno e la ricchezza e far diventare *davvero* questo il lavoro della tua vita.

    Lo sai che nella Elisabetta Bilei School sarà con noi la commercialista Carlotta Cabiati per chiarire una volta per tutti i tuoi dubbi fiscali? E parleremo di soldi anche con la coach Paola Nosari. Un doppio appuntamento che rende ancora più il ricco il nostro percorso insieme!



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